Regia di Robert Altman vedi scheda film
Capolavoro vero altmaniano ambientato nel 1937 alla fine degli anni della Grande Depressione, e uscito nello stesso anno 1973 di quell'altro capolavoro ambientato nello stesso periodo storico ed economico, oltre che unito da Keith Carradine come protagonista, sto parlando ovviamente de "L'imperatore del nord"(Emperor of the North Poole)di Robert Aldrich, come Altman uno dei migliori ritrattisti dell'America del periodo e della sua insita, costantemente affiorante, violenza e arbitrio, che poi era quella del mondo di sempre.
Eccezionale è il tappeto sonoro intradiegetico e così "altmaniano" dei programmi della TV del periodo, raffinatamente scelti e selezionati da un preposto esperto, e della voce di Franklin Delano Roosevelt nei suoi discorsi radiofonici sulla costruzione di un nuovo corso socioeconomico, ma dalla vita rurale e reale dei protagonisti, sempre lontano e senza ricadute sulle loro esistenze, come quelli di tutti i politici.
Eccellente Bert Remsen, altmaniano di fiducia con un curriculum teatrale così, e uno dei più bravi e noti attori zoppi, così come il nostro Corrado Gaipa.
Fin dall'inizio con l'auto dell'autista inconsapevole per i tre evasi fuggitivi Bert Remsen/Ted, John Schuck/Chikamaw e Keith Carradine, e che appare nel paesaggio in lontananza, si raffina lo stile narrativo altmaniano che oltre a concentrarsi sui suoi personaggi, rimane e si interessa molto ai bordi del quadro come uno studio ambientale e d'epoca a partire dalle canzoni a commento e tappeto sonoro praticamente ininterrotto, come citato, e le notazioni scenografiche molto importanti tra case quasi sempre sbrecciate e interni dai colori e luci limacciosi, che ci imprimono una delle migliori rivisitazioni del periodo decandista e polveroso dettato dall'estremo impoverimento generale del tessuto sociale agricolo di ambientazione, della Grande Depressione.
Che pare di trovarsi a tratti nei dipinti di alcuni dei maggiori pittori di quell'epoca tipo Reginald Marsh, Philip Evergood, Joe Jones.
John Nada
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