Regia di Richard Attenborough vedi scheda film
"Kolossal" - di mezzi dispendioso ma difettoso.
L'abbandono dell'India da parte dei militari inglesi, nel '47, è degli eventi epocali nell'età a noi contemporanea. Attenborough ne sorvola la portata; rinunciando a illuminare la realtà, multiforme, complessa, dei rapporti di Gandhi e del Congresso indiano sia con il Potere coloniale britannico -che riemerge, qui a gli occhi dello spettatore, unilateralmente sol per "icone" scenografiche di violenza-, sia con i di questo non meno arroganti antagonisti (tra i quali, l'Italia fascista) il regista resta nel campo della superficialità sì che il ritratto di un uomo (e di un epoca), il quale -avversato già in vita dai tradizionalismi islamico e indù- la cultura popolare delll'India odierna ha finito invero per obliare, anzi, cancellare, qual valore capacitante, dalla propria eredità, ne risulta, a tratti, appena oleografico per inadeguata "sottrazione": fu Aurobindo a spingere l'inizialmente dubitoso Gandhi, ad opporsi esplicitamente, dal '41, al Terzo Reich in guerra. In sostanza, a prescidere dalla scaltrezza interpretativa degli attori protagonisti, si tratta di un approccio di cinefalsificazione storica, cui la diffusa ignoranza del pubblico, specie occidentale, sulle "cose dell'India", ha decretato vasto successo, allora anche di "cassetta".
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta