Regia di Lewis Allen vedi scheda film
Una scelta non certo facile per Sinatra, che dopo l'Oscar di Da Qui all'Eternità, ha un sobbalzo di coraggio per scegliere i ruoli, che durerà poco, ma è più che apprezabile. Un arracconto duro e coraggioso, che anticipo la storia, di qualche anno. Dicono che Oswald (grosso indiziato per l'assassinio di Kennedy) lo abbia visto qualche ora prima dell'attentato, questa notizia fece un certo scalpore, tanto che Sinatra fece l'impossibile per far ritirare le copie che ancora giravano.
Sceneggiatura e scrittura di Richard Sale, che normalmente si era occupato di commedie, qui lo spunto è buono e molto curate le interpretazioni, con in testa Sinatra ed il grandissimo Hayden. La regia naviga un po' sulla routine, e forse con altra mano avremmo avuto quel tocco che manca.
Il presidente degli Stati Uniti deve passare per una piccola città avendo per mezzo il treno, un gruppo di individui è incaricato di fare un attentato al presidente, e si colloca in una casa privata, tenendo in ostaggio la famiglia
Un po' troppo melodrammatica
Il ruolo del vecchio ex agente
Il ruolo dello sceriffo, da quelle faville necessarie, anche se la regia e la scrittura tenderebbe a renderlo quasi inocuo
Un ruolo coraggioso, per un attore come Sinatra, e stranamente lo ha portato fino alla fine senza farsi prendere da scrupoli divistici.
Regista non strabiliante che qui, inaspettatamente, ha avuto un bella occasione, ma senz'altro al di sopra dlle sue possibilità
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