Regia di Uli Edel vedi scheda film
Il film è ispirato alla storia di Christiane Vera Felscherinow, da cui è stato tratto anche un libro (nato da una serie d'interviste fatte alla donna, imputata e testimone in un processo nel 1978, conclusosi con la condanna per detenzione di droga e ricettazione.) La pellicola ci mostra inizialmente una Christiane che vive con la madre e la sorella in periferia a Berlino e nonostante i problemi conduce una vita normale. La sua situazione muta con l'abbandono della sorella (che va a vivere col padre) e la nuova relazione della madre. Christiane si sente abbandonata e sola. Inizia così a frequentare il Sound, locale molto in voga e zeppo di droghe. Le sue notti passano tra assunzione di stupefacenti insieme agli amici e divertimento, finchè la sua compagna Kessi viene scoperta dalla madre che la fa letteralmente sparire dalle scene! Christiane continua a frequentare il Sound e si reca al concerto del suo idolo David Bowie, dove inizia a far uso di eroina, probabilmente per sentirsi più vicina al suo amato Detlef. Intorno al lei ruotano le storie di tanti ragazzi schiavi della droga. La storia prosegue fino alla conclusione in cui Christiane teoricamente si salva. Il film è forte e privo di fronzoli, si comprende bene la situazione complessa dei ragazzi berlinesi a quel tempo. Le ambientazioni sono cupe, quasi similari a quelle dei film horror. La fotografia sembra "sporca" per darci un certo distacco (distacco che non c'è mai del tutto). Il degrado è sia fisico che morale e lo si riscontra dappertutto. Il film merita di essere visto.
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