Regia di Uli Edel vedi scheda film
Con lo zoo di berlino... sembra si voglia rappresentare quella
specie di generazione di tossici, e quella loro situazione per
cui non cambieranno mai, dei drogati in sostanza, che
alla fine rubano per farsi la loro dose, sia che
siano laureati, colti, encomiabili professionisti, con la
loro reputazione, persone che volevano proporsi alla guida del mondo ecc ecc, sia
che parlino della loro storia, di migranti, dando i numeri, come al soltio
trovano quella loro specie di coragge assemblandosi per farsi la
loro dose, freagandosene di qualsiasi etica. Per quello le forze dell'ordine
conoscendoli spesso sono stati additati come aggressori, (perchè conoscendo
quel loro problema e sapere che non cambieranno) pretendendo che siano
visti assieme alla loro pseudoreputazioni, come
tossici, drogati che pretendevano di farla franca con tutte
le loro fesserie d'esistenze, per la solita dose, sul
loro pulpito in attesa e intenti a drogarsi scambiandosi da
sottomansionati da sè la loro dose pensando di essere furbi,
invece di accettarsi per tossici e drogati, e così
togliersi... dall'imbarazzo per la sostanza,
invece di ripararsi al contrario come al solito, la narrazione vuole
forse ricordarli nella consc/consapevolezza dello spettacolo del film.
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