Regia di Uli Edel vedi scheda film
Dramma socio-metropolitano che moltiplica solitudini, infiamma assuefazioni, infuria nei vagabondaggi monomaniaci dei personaggi, sottrae l’empatia e si inabissa in una Berlino fantasma, paesaggio lunare graffiato dalle sonorità new wave e dal grigiore di corpi scheletrici. Fra i più importanti epigoni del cinema dossier, un manifesto generazionale tanto mostruoso quanto necessario. Immensa Natja Brunckhorst, il cui volto dice quello che le parole non possono.
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