François Brochu gestisce da quindici anni una stazione di servizio con l’aiuto dei tre figli. Sebbene sua moglie se ne sia andata da tempo e lui stia cominciando a manifestare i sintomi del morbo di Parkinson, manda avanti l’attività con profitto. La situazione precipita il giorno in cui i rampolli manifestano il desiderio di abbandonarlo. Soltanto il quattordicenne Alain è interessato a continuare la tradizione di famiglia...
Note
Una vicenda intimista e introspettiva, impreziosita da “colorati” dialoghi (apprezzabili soprattutto in lingua originale, dove l’ambientazione in Quebec è molto caratterizzante). Ottima la prova di Serge Thériault nei panni del capo famiglia.
Per atmosfera "indi" e viavai di personaggi strambi, la stazione di servizio di "Gaz Bar Blues" somiglia all'emporio di "Clerks". Il regista canadese Louis Bélanger tenta il connubio tra ambientazione intimista e sguardo ampio sulle vicende del mondo. Il risultato è un film piacevole capace di far emergere la sensazione tipica di cinema in libertà.
Una storia di famiglia. Certamente non memorabile ne 'esemplare'.
Il distributore può essere un porto di mare. Da li passano tutti i tipi umani. Chi non deve fare benzina?
Amici, veri e falsi, intimi e distaccati.
La famiglia che lo gestisce segue un po' lo stesso schema. Nessun figlio è uguale ai genitori e difficilmente i figli sono uguali fra loro. A volte è genetica,… leggi tutto
A dire il vero il "blues" è solo una metafora in questo film. E' la storia di una famiglia che gestisce una "vecchia" stazione di servizio (che assomiglia un po' alla tabaccheria di "Smoke", ma è malinconica come il "Bagdad Café") ambientata in Canada alla fine degli anni '80, durante la caduta del muro di Berlino.
leggi tutto
Che palle di Film ! Fortuna che era uno di quelli che avevo in una mia Lista fra le Pellicole da vedere in quanto reputate interessanti alla visione !!! voto.4. leggi tutto
Una storia di famiglia. Certamente non memorabile ne 'esemplare'.
Il distributore può essere un porto di mare. Da li passano tutti i tipi umani. Chi non deve fare benzina?
Amici, veri e falsi, intimi e distaccati.
La famiglia che lo gestisce segue un po' lo stesso schema. Nessun figlio è uguale ai genitori e difficilmente i figli sono uguali fra loro. A volte è genetica,…
Che palle di Film ! Fortuna che era uno di quelli che avevo in una mia Lista fra le Pellicole da vedere in quanto reputate interessanti alla visione !!! voto.4.
A dire il vero il "blues" è solo una metafora in questo film. E' la storia di una famiglia che gestisce una "vecchia" stazione di servizio (che assomiglia un po' alla tabaccheria di "Smoke", ma è malinconica come il "Bagdad Café") ambientata in Canada alla fine degli anni '80, durante la caduta del muro di Berlino.
rant!, rant!, rant! come il cane di mio papà che non più tanto giovane è, rantolo catarroso. sta cazzo d'estate si fa desiderare come non mai. poi il lavoro è massacrante in questo periodo. non so avrò le smanie…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
Per atmosfera "indi" e viavai di personaggi strambi, la stazione di servizio di "Gaz Bar Blues" somiglia all'emporio di "Clerks". Il regista canadese Louis Bélanger tenta il connubio tra ambientazione intimista e sguardo ampio sulle vicende del mondo. Il risultato è un film piacevole capace di far emergere la sensazione tipica di cinema in libertà.
commento di Peppe ComuneA volte si pensa che buttare giù un muro, una barriera fisica o architettonica ci trasformi tutti in persone migliori...
leggi la recensione completa di Brady