Regia di Robert Wiene vedi scheda film
"Quanto a lungo vivrò?" "Fino all'alba di domani!"
Due uomini discorrono di stranezze ed efferatezze sulla panchina di un giardino spettrale in una fredda giornata invernale. Ad un certo punto uno di loro racconta la storia del Dr. Caligari, il personaggio che si esibiva nelle fiere di paese grazie alle capacità di Cesare, un uomo profondamente ed eternamente addormentato ma capace di risvegliarsi al di lui comando e rivelare di ognuno il passato e il futuro.
Proprio un amico del narratore un dì si era spinto a chiedere del suo destino a quello strano essere e la tremenda profezia di morte si realizza la mattina successiva, quando ne viene scoperto il cadavere assassinato.
La caccia all'omicida porta, tra sviste e falsi colpevoli, a sospettare proprio del dr. Caligari, di cui si scopre la vera identità all'interno del manicomio di cui è il Direttore.
Ma perché si trova in quella stessa sede anche lo stesso narratore del racconto?...
Non è solo la storia gotica che affascina in questo film muto di un secolo fa. E' la sua capacità di rappresentare la realtà onirica, di illustrare la distorsione dei ricordi, di promulgare la verità soggettiva: e questo facendolo con i semplici mezzi di allora e cioé adoperando fondali teatrali che riportano i disegni ispirati dai modelli pittorici del grande espressionista dell'epoca, Ernst Kirchner, ma anche con scenografie in cui compaiono oggetti sghembi e porte oblique in tutte le dimensioni, associando l'uso di tratti espressivi del volto marcati con un trucco pesante (soprattutto degli occhi) a sottolineare la personalità oscura o ambigua dei personaggi.
Visto nella visione della versione restaurata del 1996, l'opera ancora affascina e ammalia per quella sua capacità di affondare direttamente alle radici del subconscio, evocando sentimenti e paure arcaiche.
Grazie a Spopola che, riproponendolo (//www.filmtv.it/film/2973/il-gabinetto-del-dottor-caligari/recensioni/503035/#rfr:film-2973), mi ha indotto a cercare questo capolavoro a me prima ignoto.
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