Regia di Serge Gainsbourg vedi scheda film
LA PORTA STRETTA
Due uomini, due amanti capitano in un sordido buco in mezzo al niente, un luogo astratto al di fuori dal tempo. Mentre il primo ha un relazione con una giovinetta di tipo androgino l’altro si strugge di gelosia. Gainsbourg sposa temi ed estetica del cinema omosessuale. Anche se violenta la passione appare innocente specie se paragonata allo sfondo sordido nel quale esplode. Ma non c’è passione senza sofferenza. A farne le spese è la giovane donna sbocciata al primo ingannevole annuncio di primavera. È una commovente storia d’amore sincera e mai volgare. Il nucleo poetico della vicenda è forte anche se non illumina tutta la pellicola che avrebbe potuto essere più breve.
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