Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Ci sono dei film a cui ci si affeziona per motivi "sentimentali" o perché ci hanno trasmesso qualcosa di positivo in momenti particolari: per me "Always rimane uno di questi. Sicuramente non è uno dei migliori di Spielberg e perfino l'illustre Roger Ebert, che ha riversato un'incredibile raffica di quattro stelle sui film del Re Mida del cinema contemporaneo, in questo caso si mostra piuttosto deluso e gli assegna solo due stelle. È il remake di un film di Victor Fleming con Spencer Tracy intitolato "Joe il pilota", girato con un occhio al cinema di Frank Capra. Non è tutto da buttare, assolutamente, ci sono alcune scene di ripresa aerea che lasciano il segno, soprattutto nella parte finale, e Richard Dreyfuss fa sempre la sua bella figura, con alcuni monologhi nella parte di angelo custode che risultano intensi al punto giusto. Nel cast risulta deliziosa la breve partecipazione di Audrey Hepburn nel ruolo di un angelo, mentre Holly Hunter ha fatto di meglio anche se a tratti riesce a suggerire con sobrietà e senza strafare le emozioni di Dorinda e il suo attaccamento al defunto Pete. Belle le scene in cui si ascolta la musica dei Platters, in particolare quella di Dorinda che balla da sola a casa sulle note di "Smoke gets in your eyes", ma nella seconda parte c'è un eccesso di zuccheri e carinerie. Piuttosto moscio Brad Johnson di cui si innamora la Hunter dopo la scomparsa di Dreyfuss. È un cinema ovviamente classico trapiantato in un'altra epoca con risultati non entusiasmanti, ma neppure merita la cattiveria di chi lo mette fra i peggiori in assoluto di Spielberg, perché il regista dimostra comunque una dedizione alla sua storia e ai suoi personaggi che non passa inosservata e che riscatta in buona parte le ovvietà del copione, a patto di trovare uno spettatore disposto a correre il rischio di emozionarsi.
Voto 6/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta