Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
In alcune fasi della sua carriera,Steven Spielberg ha girato due film paralleli, uno dichiaratamente atto a realizzare grandi incassi planetari,pur con ricerche visive e tecnologiche al proprio interno, e l'altro più personale e "cullato".Successe per "Jurassic Park" e "Schindler's list", successe per il terzo "Indiana Jones" e "Always",esplicito remake di "Joe il pilota",film anni Quaranta con Spencer Tracy, qui "sostituito" da un attore fidato del regista,Richard Dreyfuss. "Always" è un titolo quasi dimenticato nella sfolgorante filmografia dell'autore di "E.T.", uno dei suoi lavori più sfacciatamente sentimentali,che curiosamente anticipa di una stagione i temi e anche un pò la storia di un grandissimo successo come "Ghost",incassando una parte minima dei grandi introiti del film con Swayze, e lasciando una traccia molto meno profonda nell'immaginario del pubblico. Eppure c'è dietro un regista seguitissimo,un cast ben assortito(c'è anche l'ultima prova sullo schermo di Audrey Hepburn), ci sono belle sequenze con tramonti infiniti e nuvole estesissime,quasi alla John Ford:ma il film non gira come dovrebbe, lo zuccheroso eccede, e se Holly Hunter non è amabile come la pellicola vorrebbe, aleggia un'inclinazione al commemorativo,ad una nostalgia troppo marcata per essere percepita come veramente meriterebbe. Bizzarramente,un regista che più volte ha portato alla commozione o all'emozione il pubblico mondiale, in uno dei suoi intenti più esplicitamente sentimentali, non coglie l'obbiettivo,rimanendo a metà tra una favola d'amore e un melò fantastico senza definirsi mai troppo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta