Regia di Peter Hedges vedi scheda film
Arriva in sala forse solo sull’onda di Batman Begins e della relazione con Tom Cruise un piccolo film indipendente di qualche interesse interpretato da Katie Holmes un paio d’anni fa. L’occhio sulle dinamiche familiari ha qualcosa della scuola Von Trier, la struttura aperta e iterativa ricorda certi iraniani. April è la pecora nera della famiglia, che per il giorno del ringraziamento ha deciso di invitare la famiglia (che la odia in blocco) da lei a New York, dove convive, trasandata ma in cerca d’affetto, con un nero dei bassifondi che ha messo la testa a posto. Sotto la scorza indie (digitale e macchina a mano) è una fiaba apparentemente nera, con una giovincella che cerca di cuocere il suo tacchino nel Lower East Side e si scontra con vari mostri ma alla fine trova la solidarietà familiare e multietnica. Ed è proprio il finale a rovinare il film, che per oltre un’ora si tiene in piedi e comunica un disagio sincero con dialoghi da ottima sitcom e attori in parte. Quando, improvviso e incoerente, trionfa il Thanksgiving Day con tanto di ”finta” di sceneggiatura a cinque minuti dalla fine, ci si rende conto di quanto gli indipendenti americani, anche quando hanno qualche talento e qualche generosità, siano oggi pavidi e confusi.
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