Regia di Mario Caiano vedi scheda film
Uno degli esponenti di punta del filone detto decamerotico, ovverosia di quella nutrita serie di pellicole che nei primi anni dei '70 rincorse il successo del Decameron di Pasolini puntando su oscenità, nudi e situazioni popolane scabrose. Dirige Edoardo Re: ma è solo uno pseudonimo - suggerito dalla vergogna - per Mario Caiazzo, un regista che peraltro fra peplum e spaghetti western non aveva fino a quel momento motivo per nascondersi di fronte ad un'operazione del genere; come la tradizione impone, Caiano sprofonderà quindi nell'abisso del poliziottesco, per lo meno salvandosi dal produrre altre pellicole di discreto tasso erotico - e alto tasso demenziale - come questa. Le risate sono sforzate e nel cast non compaiono nomi degni di nota; fra i caratteristi si segnalano, e sono gli interpreti più celebri del film, Giacomo Rizzo, Orchidea De Santis, Rosalba Neri, Toni Ucci e Lorenzo Fineschi. Stranamente mancano Gassman e Volontè. Sceneggiatura del regista e musiche di Franco Bixio. 1,5/10.
Madri e figlie che condividono lo stesso uomo, frati satiri, contadini poco intelligenti, ma furbissimi quando si tratta di copulare...
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