Regia di Klaus Kinski vedi scheda film
Con tutti i suoi difetti questo è comunque un grande cult, che gli ammiratori dell'epocale Kinski non possono non vedere. Paganini è un film sicuramente sgangherato, ma di una sgangheratezza comunque affascinante: Kinski riesce a realizzare delle sequenze suggestive e momenti deliranti, la sua immedesimazione è totale, è la vera reincarnazione del violinista genovese, misto a caratteristiche vampiresche. La versione originale ha un pessimo audio e ha 13 minuti in più rispetto a quella censurata, a causa di scene erotiche forti che arrivano in alcuni momenti alla pornografia (inutile) e che disturbano un po'. Alle scene più dionisiache si alternano momenti di dolce affetto col figlioletto, la musica di Paganini scorre ininterrotta da cima a fondo (tranne pochi minuti), le battute di Kinski sono poche ma basta la sua forte presenza scenica per essere appagati. Da ricordare i bei ralenti e la sequenza in cui Paganini suona fino allo spasimo. Grande cast con Marcel Marceau e Feodor Chaliapin, grande cantante russo.
Ovviamente bellissime le musiche di Paganini eseguite magistralmente da Salvatore Accardo.
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