Regia di Antonello Fassari vedi scheda film
Penoso tentativo di sfruttare il tormentone del momento per farne una sorta di fenomeno modaiolo: operazione clamorosamente fallita, con un tonfo memorabile. L'unica cosa memorabile di questo film, a dire il vero. Peccato per l'ospitata di Lando Buzzanca, che non merita, nonostante il passato cinematograficamente discutibile, di essere ricordato pure per questa oscenità. Nonostante ciò che Er Piotta e i suoi scagnozzi pensino, la cafonaggine non è un merito, nè una virtù: è solo cafonaggine. Pessimo esempio di cinema buttato via, senza uno straccio di idea e con personaggi ultrasottili, stereotipati, scene inutili, dialoghi fasulli e volgarità gratuita a raffica. Da evitare accuratamente. Ah, sì: il segreto del giaguaro sono: le mutande leopardate. Il livello è questo.
Le giornate del Giaguaro, cantante hip hop e maestro di stile romano, fra gli amici del bar, le femmine voluttuose che gli si strusciano addosso, i rapporti con la piccola malavita locale e, ovviamente, il trionfo del concerto in discoteca la sera.
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