Regia di Isaac Julien vedi scheda film
Documentario sulla blaxploitation di sicuro interesse per gli appassionati del genere, ma lontano dall'essere esauriente e definitivo sull'argomento, alla luce anche della sua breve durata. Si passano in rassegna alcuni film a partire dal capostipite "Sweet Sweetback's Baadasssss Song" di Melvin Van Peebles del 1971 e caratterizzato da implicazioni politiche che riflettevano un periodo ancora segnato da spaccature razziali, Black Panthers e tumulti sociali, per poi passare a Shaft, Foxy Brown, Coffy, Black Caesar, Blacula e qualche altro, quando Hollywood "normalizza" il contenuto e i messaggi e sfrutta la fonte finché essa non si inaridisce. Una piccola appendice è riservata al semi-revival degli anni novanta con Original Gangstas del 1996 e Jackie Brown di Tarantino (o anche altri, qui non menzionati), rivelatosi una bolla di sapone, così come piuttosto effimero in termini di impatto sul sistema cinema si rivelò la blaxploitation originale che solo per un istante fece pensare all'inizio di una nuova era, di una Black Hollywood. In tempi di rivalutazioni critiche, il suo impatto culturale e artistico, invece, non è da sottovalutare e lo stesso Tarantino (che interviene nel documentario) è lì a testimoniarlo. Intervengono, oltre a lui, Pam Grier, Fred Williamson, Samuel L. Jackson (che ha dato il volto a Shaft nel mediocre remake del 2000) più qualche altro personaggio.
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