Regia di Luigi Scattini vedi scheda film
Dramma esistenziale scaturito dall'irregolare rapporto tra uomo maturo e ragazzina, interpretato con certa immedesimazione da Anthony Steel e Annie Belle.
Richard (Anthony Steel) è un attempato pubblicitario attratto dalle grazie femminili, sempre circondato da graziose ragazze le quali, data la sua professione, non si rifiutano di concedersi sessualmente. Un giorno, all'interno di una sauna, la sua attenzione viene rapita da Dyanne (Annie Belle) una bellezza androgina, ovvero una ragazza dal fisico perfetto e dai delicati lineamenti, ma con taglio di capelli da maschietto al punto da apparire, anche in virtù della conformazione fisica, al confine tra le due identità sessuali. Forse questa particolarità rende Dyanne diversa, unica, per nulla paragonabile alle decine, centinaia di modelle che sfilano sotto gli occhi di Richard: occhi che adesso sono solo per Dyanne, che al contrario sembra prendersi gioco del nuovo ammiratore...
Ultima regia di Luigi Scattini (qui aiutato dall'attore Giacomo Rossi Stuart) per un film drammatico e talvolta decadente, interpretato dall'ambigua e sempre attraente Annie Belle in un ruolo simile a quello già ricoperto l'anno precedente ne La fine dell'innocenza: un'adolescente che fa perdere la ragione ad un uomo maturo (il qui bravissimo Anthony Steel).
L'uomo sente sfuggirgli la vita, il suo corpo sta mutando in una condizione che approssima al tramonto: "Sento che Dyanne non mi ama, e che lo ha fatto (sesso, n.d.r.) per non ferirmi troppo", riflette ad alta voce lo sconsolato Richard mentre osserva la bella ragazza dirigersi verso l'aereo per partire, andarsene in tutti i sensi. "Il suo addio non è solo la fine della nostra avventura, ma la fine della stagione di qualsiasi incontro futuro che abbia per me lo stesso significato. Nel mio conto alla rovescia, sono giunto a zero... Dyanne è stata la mia ultima occasione... ma forse anche la prima".
Purtroppo la pellicola soffre di una lentezza di fondo che si trascina per oltre metà tempo, arrivando a riprendere quota quando Annie Belle si mostra nuda, eccitando -senza mai concedersi- il suo maturo spasimante.
E tutto il film ruota appunto attorno alla malizia (talvolta dal sapore crudele) che la giovane Dyanne mette in pratica trovando ogni valido contesto per stimolare, ingelosire, irretire l'uomo. Uomo che è costantemente sottoposto alla stimolazione puramente sessuale, arrivando più volte prossimo a soddisfare il desiderio carnale e addirittura lambendo in varie occasioni un rapporto completo, come nella scena del bagno dove Annie Belle, nuda, insaponata e con capezzoli irrigiditi dona allo sguardo di Richard l'immagine del suo perfetto corpo nudo riflessa negli specchi.
Nel complesso un film gradevole ma non per tutti, limitato da una narrazione rallentata e da una colonna sonora (opera del solitamente convincente Piero Umiliani) oggi molto datata.
Curiosità
Il finale con le malinconiche riflessioni "voice over" del protagonista appare identico a quello de La svergognata (1974), altra pellicola con al centro della storia un insolito rapporto tra uomo maturo (Philippe Leroy) e una adolescente smaliziata (Leonora Fani).
È reperibile in versione Dvd nel catalogo 01 Distribution che lo propone nel formato 1.85:1 con traccia audio chiara e pulita. Poco definita invece l'immagine video, talvolta offuscata e scura nelle scene notturne.
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