Regia di Vittorio Salerno vedi scheda film
Una sorta di ARANCIA MECCANICA in salsa torinese. Il capoluogo piemontese, con tutte le sue problematiche relative a integrazione, immigrazione e lavoro, è la cornice ideale per questa interessante e ancora attuale riflessione sulla violenza dilagante nella società industriale, considerata il frutto di un malessere che ha le sue radici nello stress e nella insoddisfazione che colpiscono soprattutto la piccola borghesia. Il ritmo serrato impresso alla vicenda impedisce un’analisi approfondita del percorso che trasforma i protagonisti da impiegati – modello a feroci criminali, ma è comunque un prodotto che va oltre i canoni del cinema di genere, pur con qualche sequenza (vedi l’omicidio di Carmen Scarpitta) decisamente efferata.
Belle le musiche di Franco Campanino.
Voto:7
Sviluppa in modo un pò frettoloso un' idea molto interessante. Buona direzione degli attori e delle sequenze di violenza.
Forse la sua miglior performance italiana.
Convincente.
Non male.
Piccola parte nei panni della moglie di un deputato barbaramente uccisa.
Molto brava nel ruolo della moglie di Dalessandro, tipico esempio di donna che pensa solamente alla carriera.
Ottima prova nei panni di un commissario intuitivo e dal grilletto facile.
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