Regia di Vittorio Salerno vedi scheda film
Un tranquillo impiegato con un matrimonio triste e una vita scialba si sfoga con altri colleghi attraverso atti di teppismo, cinismo e sadismo.
Secondo poliziesco diretto da Vittorio Salerno; per quanto grottescamente improbabile in certe sue dinamiche, risulta nettamente superiore al precedente "No, il caso è felicemente risolto" sia a livello di sceneggiatura che di movente delle azioni criminali dei tre drughi. La violenza spaventa non tanto per la sua efferata brutalità ma per la sua continuità quotidiana che la porta a normalizzarsi e palesarsi nella società perbenista borghese
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