Regia di Miles Deem (Demofilo Fidani) vedi scheda film
Se Demofilo Fidani - che qui, come di consuetudine, si firma Miles Deem - è stato autore prolifico di pessimi western al'italiana, questo è probabilmente perfino il suo peggiore lavoro di sempre nel filone. Gli ingredienti per la catastrofe ci sono tutti: una direzione disastrosa, un cast in cui il ruolo centrale è affidato al mediocre Jack Betts / Hunt Powers e gli unici due nomi di un minimo rilievo sono confinati in parti minori (Gordon Mitchell ed Ettore Manni), una storia di nessuna fantasia e un intreccio dal ritmo sonnolento (sceneggiatura del regista in combutta con Francesco Mannocchi). Fra gli interpreti, altra usanza del cinema di Fidani, c'è la figlia del regista, l'inespressiva Simone Blondell (vero nome: Simonetta Vitelli), mentre costumi e scenografie sono 'opera' della moglie del primo e madre della seconda, cioè Mila Vitelli Valenza. Altro collaboratore abituale è Coriolano Gori, anche qui autore di una colonna sonora davvero ininfluente; il direttore della fotografia è Aristide Massaccesi, di lì a poco regista per conto proprio con lo pseudonimo di Joe D'Amato. In quello stesso anno Fidani girava altri due spaghetti western: nessuno del trio è un capolavoro, ma Inginocchiati straniero... i cadaveri non fanno ombra! rasenta veramente il nulla, snodandosi per un'ora e mezza di pellicola fra brutture di ogni tipo. Nel finale c'è anche un duello a colpi di forcone di legno, durante il quale incomprensibilmente si sprecano gli effetti sonori tipici da scazzottata a mani nude (!). 1/10.
Un bounty killer è sulle tracce di un losco e malvagio affarista; lo affianca un 'socio' pronto a tutto, perfino a mettere in discussione il suo stesso collega...
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