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E se oggi... fosse già domani

Regia di Kevin Billington vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su E se oggi... fosse già domani

di undying
7 stelle

Un dramma velato di malinconia, angosciante e anticipatore di un sottofilone horror con realtà spiritica "ribaltata". Voices - interpretato magistralmente da Hemmings e dalla Hunnicutt - trasporta lo spettatore in un clima di incertezza costante, destinato a chiarirsi in una conclusione metafisica, all'epoca originalissima.

 

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La coppia composta da Robert (David Hemmings) e Claire (Gayle Hunnicutt), durante una sosta presso un fiume, trascura il piccolo figlio David per concedersi qualche effusione amorosa. La scomparsa del bambino, mai più ritrovato, sconvolge in particolar modo Claire, tanto che deve sottoporsi a un sostegno psicologico, facendo anche ricorso a cure con psicofarmaci. Quando Claire eredita una vecchia casa appartenuta ad una zia deceduta, la coppia decide di trasferirsi nella dimora e tentare di recuperare la relazione coniugale, ormai in via di disfacimento. Nel tragitto verso la nuova abitazione, una fitta nebbia impone loro di proseguire a piedi. Una volta raggiunta la destinazione, continui attriti tra i due si fanno sempre più insistiti, soprattutto perchè Claire sostiene di sentire strane voci. Appartengono a due bambini, John e Jessica, che sempre più spesso manifestano la loro "spettrale" presenza all'interno della casa.

 

"Un bellissimo cavaliere, che andava su quei monti, s'imbatté in una principessa tutta vestita di velluto; prima pensò di fuggire, invece poi le prese la mano:

- Dolce principessa vestita di velluto, sei tu che io voglio sposare.

- Oh, mio caro e gentile signore, mi piacerebbe moltissimo - disse subito la bella principessa - ma purtroppo mio signore, non posso più accettare, perché come tu vedi... io sono morta."

(Jessica)

 

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E se oggi... fosse già domani: Gayle Hunnicutt

 

Raffinato dramma psicologico, dalle sfumature horror, girato quasi tutto in interni e magistralmente interpretato. La bella sceneggiatura predilige un clima di mistero, inizialmente solo suggerito, che si va facendo - via via che scorre il tempo - sempre più insinuante. Questa montante incertezza e ambiguità narrativa, si diffonde lentamente, ma inarrestabilmente, grazie all'uso di dialoghi premonitori  ("Doveva essere un inizio non una fine", dice a un certo punto Claire) e volutamente filosofici ("Il tempo è una canzone senza fine", sentenzia Robert).

 

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E se oggi... fosse già domani: Gayle Hunnicutt e David Hemmings 

 

Il regista inglese Kevin Billington ha a disposizione un budget risicato, ma può contare sui validi interpreti (nella versione italiana Hemmings ha la voce di Luigi La Monica, lo stesso doppiatore di Profondo rosso) e su un testo di alta qualità. Un testo poi spudoratamente plagiato da Amenábar quando ne realizza un remake non ufficiale (The others, 2001) agevolato in questo dalla scarsa distribuzione di Voices (titolo originale di E se oggi... fosse già domani, ispirato da una omonima "pièce de théâtre" di Richard Lortz). Nonostante sia pressoché rimasto inedito in home video, il film di Billington è circolato più volte in televisione con i titoli alternativi di Strani fenomeni e Presenze.

 

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E se oggi... fosse già domani: Gayle Hunnicutt e David Hemmings 

 

Non è stato solo Amenábar ad essersi ispirato a questo gioiellino ma, per dinamica conclusiva, anche opere misconosciute al grande pubblico devono molto al film di Billington. Opere tipo Non avere paura della zia Marta (1988), Dead end (2003), Reeker (2005) e Wind chill (2007) sono in forte debito con Voices, mentre concettualmente persino Lucio Fulci parrebbe essersene ricordato quando ha girato Le porte del silenzio (1991). Questo tema con universi capovolti, dove spettri e viventi si scambiano i rispettivi ruoli, negli ultimi anni è diventato un vero e proprio filone (The suffering, Ghost stories, Doom room solo per citarne alcuni). Carnival of soul (1962), in realtà è uno dei primi esemplari con protagonista avvolta da una realtà (parallela) misteriosa e sfuggente, ma Voices si distingue per un approccio originale e ottimamente sviluppato in sceneggiatura. Chiaro ed evidente, invece, appare l'omaggio di Billington fatto a Mario Bava e al suo Operazione paura (la piccola Jessica che gioca con palla).

 

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E se oggi... fosse già domani: Gayle Hunnicutt

 

Irritato dalle continue visioni di Claire, Robert si lancia in una citazione colta: 

"Che tipi di fantasmi erano? Del XVIII°, del XXI° Secolo? Sì, fantasmi futuri, perchè no?

Il tempo presente e il tempo passato sono forse entrambi presenti nel tempo futuro. E il tempo futuro è contenuto nel tempo passato."

(Burnt Norton, primo di Quattro quartetti composti nel 1935 da Thomas Stearns Eliot)

 

E se oggi... fosse già domani (Kevin Billington, 1973) - Clip

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