Regia di Kevin Billington vedi scheda film
Strade inghiotte dalla nebbia, lugubri dimore vittoriane, voci sibilline, colori opachi e taglienti flashback: la tavolozza del tardo gotico è ben accessoriata, ma quello che più colpisce nel film di Billington è il sentiero parapsicologico e il clima di ineluttabile deragliamento mentale. Bravo Hemmings e bravissima la Hunnicutt, la quale - con il solo volto - riesce a restituire ogni singola sensazione di fervore e di totale ossessione. Morboso.
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