Regia di Francis Veber vedi scheda film
Due uomini alla caccia dello stesso ragazzo, che forse è figlio di uno dei due (o forse no), i quali scoprono a poco a poco di non sopportarsi.
In Italia i film di Francis Veber con Gerard Depardieu e Pierre Richard sono quasi spariti dalla circolazione, mentre ad esempio in Germania continuano a passare in TV. Perché, poi? Sono dei begli esempi di comicità garbata, mai volgare e mai cinica, nonostante parlino di tematiche molto serie. Insomma, ne abbiamo bisogno.
Questa pellicola offre occasione per diverse belle risate, di quelle che preferisco io, cioè quando gli attori sono seri, la scena è seria, mentre lo spettatore ride di gusto perché sa più dei personaggi o vede l'assurdità della situazione, che loro non vedono. In questo senso, è paradigmatica la scena in cui entrambi i padri (di cui uno è quello vero, o forse nessuno dei due) estraggono contemporaneamente di tasca la stessa foto dello stesso ragazzo, e lo presentano come loro figlio. Accortisi del fatto, la rimettono in tasca nascondendo l'imbarazzo e cercando di mantenere una dignità esteriore, senza dire nulla. Questo modo di far ridere oggi si è completamente perso a favore delle facili buffonate sopra le righe e grossolane.
Non tutte le gag vanno a segno, ma un 90% sì. La pellicola gode poi di un buon ritmo ed è sostenuta da due attori che, pur estremamente diversi, fanno un'ottima coppia. Sullo sfondo, vediamo il disagio giovanile dei giovani degli anni '80. Ma è una commedia, e la risata prevale su tutto.
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