Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Due uomini giovani in un vagone di treno che iniziano a discorrere del più e del meno, fino a confidarsi un reciproco disagio a proposito di congiunti, e uno dei due propone un patto scellerato: uccidere l'uno il parente scomodo dell'altro, un delitto perfetto da far rompere la testa al più scaltro degli investigatori. L'incipit è geniale, da un romanzo di Patricia Highsmith, e apre uno dei thriller più belli e meglio costruiti di Hitch: e si nota che le simpatie del regista, vanno più al maramaldo Robert Walker che al bello e poco significante Farley Granger, non fosse che per la logica della morale che non premia il cattivo (siamo pur sempre nel 1951!). Dopo il folgorante avvio, da mandare a memoria di cinefilo l'avvincente partita di tennis-corsa contro il tempo e il finale con la giostra impazzita dove va in scena lo showdown definitivo tra i due protagonisti. Esempio di cinema formalmente ineccepibile, e di una sapidità di scrittura molto più avanti dell'epoca in cui fu realizzato, "Delitto per delitto" è purtroppo oggi scarsamente programmato nei palinsesti delle tv, ennesima conferma di un'indecente condizione della programmazione odierna.
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