Regia di John Irvin vedi scheda film
Qualcosa di tremendo accadde cinquanta anni prima del periodo in cui si apre la vicenda.
Attorno al 1930, quattro giovani studenti universitari, Rick, John, Edward e Sears, conoscono una ragazza inglese, Eva, donna libera e fiera, dai modi assai spregiudicati rispetto ai tempi e all'indole delle altre compagne.
Durante una festa i giovani si ubriacano e, nell'eccitazione che li muove, finiscono per stordire la ragazza con un gesto maldestro che le fa perdere i sensi.
Data per morta, i quattro, presi dal panico e preoccupati di essere incriminati, decidono di fare sparire il corpo della ragazza lasciandola in un'auto che fanno affogare in un fiume poco distante.
Proprio in quel momento però la ragazza pare riprendersi e cercare di liberarsi. Nell'oggi rappresentato dal 1981, i quattro sono diventati altrettanti vecchietti arzilli e benestanti, che hanno deciso di fondare un club chiamato La Società degli Eterni, in cui si riuniscono raccontandosi storie terrificanti.
Qualcuno di recente torna a funestare la serenità di quegli anziani, tutti tormentati da incubi che si concludono con una visione terrificante di un volto decomposto.
Lo stesso che appare ad uno dei figli gemelli del vecchio Edward, il cui fratello tornerà in città per indagare. Scoprendo che il gemello frequentava una ragazza identica a quella portata alla morte dai quattro impuniti.
Diretto con ottimo ritmo e buona presa dal bravo regista britannico John Irwin, interpretato da un cast di vecchie glorie del grande schermo come Fred Astaire, Melvyn Douglas, John Fairbanks Jr., Patricia Neal e da due attori all'epoca giovani e lanciati come Alice Krige e Craig Wasson (protagonista di lì a poco del gran thriller Omicidio a luci rosse di Brian De Palma), Storie di fantasmi è un film che sa suscitare spavento e che all'epoca riuscì a rivelarsi davvero un piccolo cult.
Irwin gestisce le poche scene di suspense con mano sicura e, coadiuvato da effetti speciali per quell'epoca convincenti, riesce a rendere ansiogena l'atmosfera della storia.
Il personaggio principale e doppio interpretato da Craig Wasson, nei panni dei due gemelli, nasconde inoltre un interessante intreccio entro cui solo poco per volta lo spettatore si rende conto veramente di chi egli sia tra i due, secondo una soluzione narrativa originale e gestita attraverso riusciti flashback che sarebbero piaciuti davvero moltomal maestro De Palma.
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