Regia di Sergio Gobbi vedi scheda film
Una bella donna di nome Claudia Lanza (Agostina Belli), sconvolta dalla morte del figlioletto Marco in un incidente stradale che lei attribuisce al marito Andrea (Stefano Satta Flores), decide di trascorrere un periodo di solitudine e riflessione nella baita che i coniugi possiedono a Bormio, celebre località sciistica della Valtellina.
Quell'isolamento, che insospettisce i paesani pettegoli ed è interrotto solo dalla saltuaria presenza della semplice e un po' molesta domestica Armida col suo docile cane Turk, permette alla infelice donna di conoscere la misteriosa figura di Nino, bimbo coetaneo del figlio defunto, che ogni tanto appare a Claudia affamato rivelandole di essere fuggito di casa. In realtà nessuno conosce il bimbo che la donna dice di aver visto, e che la tratta con diffidenza, pur non rifiutando i suoi gesti di aiuto.
Dimenticatasi di chiamare il marito, la donna viene raggiunta da quest'ultimo, preoccupato, che appreso dalla moglie la storia strana del misterioso bambino, la crede in preda ad uno stato di follia dovuto al dolore della perdita subita.
In un crescendo di tensione, la relazione tra l'esasperato marito e la donna, protesa a salvare quell'organo dal freddo e dall'abbandono, si trasforma in un contrasto che darà luogo ad una discreta sorpresa finale.
Sceneggiato da Ugo Pirri assieme al regista Sergio Gobbi da un romanzo omonimo di Georges-Jean Arnaud, Enfantasme è un buon thriller dalle curiose ed insolite ambientazioni, che appaiono assai datate ad una visione odierna (soprattutto relativa ai dettagli di una Bormio che appare ancora come un paesino di pastori che si sta aprendo ad un turismo ancora muto d'élite), ed il cui titolo si spiega come una fusione tra la parola "enfant" e "fantasma", racchiudendo il fulcro di una vicenda dolorosa di incapacità ed oggettiva impossibilità di elaborazione di un lutto inaccettabile da parte di una madre sconvolta e decisa ad una sorta di vendetta contro l'uomo a cui addossa ogni responsabilità della sciagura che l'ha colpita.
Brava e convincente Agostina Belli in un ruolo complesso e tormentato, mentre Stefano Satta Flores si ritaglia il ruolo di contorno, ma essenziale, del marito di lei.
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