Regia di John Ford vedi scheda film
Anni prima del Neorealismo italiano di De Sica - Visconti - Rossellini, John Ford ci racconta l'America delle classi sociali piu' indigenti e maggiormente colpite dalla Grande Depressione del 1929. E lo fa con un film diretto e pessimista (naturalmente "l'ipocrisia americana" lo critico' duramente in patria) - ma con quella forte dose di speranza e voglia di rialzarsi che contraddistingueva un ancora acerbo ed ingenuo popolo a Stelle e Strisce. Ancora una storia di pionieri, questa volta senza l'amato "selvaggio West" a fare da sfondo, una carovana di persone disposte a tutto pur di sopravvivere, coscienti di non avere niente, e quindi con niente da perdere. Quasi un antitesi dei bellissimi film alla "volemose bene" o "new deal" di Frank Capra, cha andavano per la maggiore negli anni '30/'40. Strepitoso come sempre Henry Fonda - e antologico il suo monologo finale - cosi' come l'attrice che interpreta la madre, Jane Darwell. CAPOLAVORO
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