Regia di John Ford vedi scheda film
John Ford sembra, inizialmente, abbandonare la sua matrice western, ma non è così: i temi cari all'autore rimangono intatti, come l'amore per i grandi spazi, per la terra simbolo delle proprie origini, per la leggenda (all'esodo viene dato certamente un valore mitico), per la vecchia generazione e per la vita quotidiana della gente. A tratti il film pare un po' noioso, ma vi sono delle immagini indimenticabili (in un bellissimo bianco e nero): Tom all'inizio che "esce" dal tramonto e alla fine che percorre il crine di una collina all'alba, piuttosto che l'abbandono della casa nell'Oklahoma con il vento che spalanca la porta (quel vento che la leggenda vuole come responsabile dell'esodo, provocato, invece, dalle società agricole).
Il cast è perfetto con Jane Darwell e Fonda magnetici nel trasmettere i due principali temi del film: la partecipazione emotiva nei confronti delle vere vittime della crisi (ovvero i poveri, i braccianti, gli operai), che domina tutta la prima parte del film e la presa di coscienza dei poveri, la lotta di classe, lo sciopero. Ford sembra non avere fiducia negli aiuti governativi, che possono poco nei confronti dei ricchi padroni, ma sembra valorizzare la gente come Tom (davvero significativo il dialogo finale tra madre e figlio) e quindi il popolo, l'unione, la solidarietà.
Da vedere.
4 stelline / 5
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