Regia di Norman J. Warren vedi scheda film
Da vedere già innanzitutto per ogni cultore di colonne sonore ed estimatore di John Scott, uno dei più grandi e versatili, pur nelle sue evidenti radici jazzistiche, compositori di cinema mai esistiti.
Sua per dire, la OST de "I Mastini del Dallas"(North Dallas Forty)(1979), di Ted Kotcheff, da tutti i conoscitori approfonditi considerata addirittura una delle migliori in assoluto.
Qui in una colonna pienamente elettronica, che sostiene benissimo la regia dalla rozza inventiva ed efficacia di Norman J. Warren(curioso che nessuno ne sottolinei la ambientazione nelle grotte naturali e non-silos sotterranei di Chislehurst, molto simile a quella de ''Il Giorno degli Zombi" di Romero), che come in ''Terrore a Amityville Park"(Prey), riesce a volte a incutere paura con veramente poco grazie alla buona illuminazione e fotografia di John Metcalfe che con lo schermo panoramico dilata al massimo le luci interne dei neon, e come solo con una maschera da pochi soldi ma ben congegnata, e le espressioni da folle posseduta di Judy Geeson, mai come qui appropriatamente "regina dell'urlo".
Di spazio e navicelle spaziali in attraccaggio alla stazione ve ne è ben poco, se non nel finale con l'equipaggio di salvataggio, sottotitolato perché chissà perché cassato dall'edizione italiana che ne fece un film molto breve, come fu già per il rimaneggiato "Prey".
Piccola particina per una giovane Victoria Tennant, che sarà capace di andare a cercarsi ben altre fortune e visibilità, a Hollywood.
Stephanie Beacham/Kate sempre stupenda nei suoi pantaloncini e magliette succinte da esercizi di palestra.
Il trucco di Bob Keen e gli effetti di Gary Shaw sono ben fatti e originali, i feti alieni falliformi ricordano un poco quello delle fattezze aliene di "XTRO- Attacco alla terra'' di Harry Bromley Davenport.
John Nada
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