Regia di Adam McKay vedi scheda film
Ron Burgundy è il più popolare conduttore telegiornalista di Channel Four. Edonista, narciso, rozzo e arrogante, non tollera rivali di sorta credendosi il migliore, ma un bel giorno si vede affiancare una giovane, affascinante e intraprendente giornalista che mettendosi a caccia di scoop e impegnandosi a realizzare servizi sensazionali, mira a soppiantarlo. Tra i due incomincia così un’accesa disputa che coinvolge l’intera redazione, e che tuttavia sottende anche un sentimento di reciproca ammirazione, che finirà per trasformarsi in qualcos’altro.
Uno strabordante Will Ferrell è il mattatore assoluto di questa isterica parodia del giornalismo televisivo americano in chiave fortemente demenziale e spesso scurrile e sciocca. La sua controparte femminile Christina Applegate funziona bene, e si segnala la partecipazione in camei di alcuni componenti del cosiddetto frat pac – Ben Stiller, Vince Vaughn, Jack Black, Luke Wilson – che, insieme al quasi esordiente Steve Carell, arricchiscono un film per il resto assai scialbo e dimenticabile, nonostante l’ambientazione negli anni’70 che renda almeno più vivace e interessante la rappresentazione farsesca del clima un po’ ingenuotto e ottuso della tv. Il regista Adam McKay dirigerà il comico americano numerose altre volte, diventando noto proprio per questa sua collaborazione, quasi mai degna di nota.
Per i fans dell'attore protagonista. Tenersi alla larga i detrattori.
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