Regia di Raoul Walsh vedi scheda film
classico noir, anche se devo dire che a mio avviso non possiede la stringatezza e l'essenzialita' narrativa che la leggenda abitualmente gli riserva. Piu' che di Walsh, svelto come sempre, la colpa (per modo di dire) e' di una sceneggiatura a tratti un po' prolissa a livello strutturale. In compenso abbiamo un disegno dei personaggi solo apparentemente convenzionale (con grande importanza data anche ai personaggi femminili), una regia aspra, furente, antiretorica, che rivela un asciutto sguardo di tipo antropologico, interpreti tutti all'altezza, scene d'antologia, un finale geniale. E' in definitiva una grande storia di patologia, cinismo, tradimento
bella e cattiva. La Stanwick della Fiamma del peccato o la Greer delle Catene della colpa sono due angioletti in confronto al cinismo e all'amoralita' di questa bionda fatalissima, che ha un unico interesse: il danaro
che dire? domina la scena! Bisognerebbe mandare a memoria praticamente tutte le scene in cui compare, e se le sequenze d'antologia sono tante il merito e' soprattutto suo. In questo film, ancor piu' che in quelli dei primi anni 30, riesce veramente a raggiungere la "vetta del mondo" (del cinema)
molti ritengono che White Heat sia il suo capolavoro: non credo, anche se resta un gran film
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