Regia di Richard Glatzer, Wash Westmoreland vedi scheda film
Non è formalmente proprio eccezionale, è "solo" pura e buona professionalità, questo The Fluffer, comunque interessante, onesto e scorrevole, nonostante anche non voglia troppo osare.
Il film è concentrato sui temi del narcisismo, dell'egoismo, l'opportunismo (il divo Rebel, che lavora da gay per soldi ma è eterosessuale e ha una ragazza che per colpa sua deve abortire), lo sfruttamento ingrato dell'industria pornografica; nonché la maturazione, la delusione per un amore che non può essere corrisposto (il ragazzo protagonista che trova lavoro come operatore alla mdp solo per poter incontrare l'oggetto dei suoi desideri, di cui diverrà personale fluffer), un amore disposto a farsi fregare dalla falsità e dall'incantesimo vampirizzante dell'apparenza (esteriore e interiore).
I registi hanno il buon senso di usare uno sguardo interno e asciutto. 7 1/2
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