Regia di Jesus Franco vedi scheda film
Jesus Franco partorisce con Der Dirdenmorder von London o Jack the Ripper (molto meglio dell'ingannevole titolo italiano, per l'ennesima volta!) un film squilibrato nell'essenza ma oserei dire equilibrato nella forma, sicuramente molto curato, quasi raffinato, salvo poi shockare con scene piuttosto violente e sadiche ma non eccessive numericamente, dipingendo una Londra falsa ma verosimile e quasi claustrofobica, grazie alla fotografia di Peter Baumgartner, chiara negli interni e nebulosa e sinistra negli esterni notturni. Ovvio che la parte del leone spetti al grandissimo K. Kinski, anche qui molto adatto al ruolo e molto contenuto e attento a non strafare, ad essere teso o affabile alla bisogna, sempre però col suo sguardo penetrante e affilato.
Dicevo cura della realizzazione, e lo vediamo nella sobrietà della regia elegante, nella costruzione degli ambienti, nelle luci, nella scelta degli attori e nella caratterizzazione dei personaggi, anche dei minori: a questo proposito vorrei ricordare per esempio il personaggio della vecchia zitella o i numerosi spunti ironici, come all'interrogatorio in Scotland Yard con la ricostruzione dell'identikit dell'assassino.
La Romay era la moglie di Franco e, come nota il dizionario Mereghetti, è il personaggio a cui vengono inferte le maggiori sevizie (!). Film Magazine esulta al capolavoro, di contro il Mereghetti non ne parla molto bene (ma non ci meravigliamo), affibbiandogli una stella e mezza su quattro. Per me si merita un 7 1/2 (su 10). Comunque solo per affezionati di Kinski o di Franco o del thriller sanguinolento, in questo caso con un finale molto sui generis.
Discreta musica di Walter Baumgartner, ma troppo insistente sui soliti motivi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta