Regia di Oscar Brazzi vedi scheda film
Un conte vedovo, avanti negli anni e impotente, decide di sposare la ragazza che piace a suo figlio; inevitabilmente fra i due giovani nasce una relazione e lei rimane incinta. Il conte fa fuori entrambi, senza pietà.
Produttore, sceneggiatore, occasionalmente attore e anche ripetutamente regista: la carriera nel cinema di Oscar – fratello meno noto di Rossano – Brazzi non si è fatta mancare nulla; nonostante il nome benaugurante, però, i risultati (di sicuro quelli registici) hanno lasciato abbastanza a desiderare. Questa è la sua terza pellicola dietro la macchina da presa e Brazzi sembra voler insistere con un blando erotismo superficialmente sofisticato, ma a tutti gli effetti innocuo al limite dello sbadiglio: dopo Il diario segreto di una minorenne (1968) e Vita segreta di una diciottenne (1969), il titolo Intimità proibite di una giovane sposa non fa che alimentare i toni morbosi e le relative aspettative voyeuristiche da parte di un pubblico destinato in qualsiasi caso a rimanere deluso: sia gli spettatori delle piccole sale di provincia a caccia di emozioni trasgressive che il pubblico più critico e istruito, attirato dai toni intellettualistici del prodotto e magari anche da quella riduzione di un racconto di Balzac promessa dalla sceneggiatura firmata dal regista insieme a Renato Polselli. La messa in scena è piuttosto modesta, inoltre, e nel cast non bastano nomi come Rossano Brazzi, Valerie Lagrange, Ulrika Hohlt, Uwe Paulsen, Renzo Petretto e Patrizia Rodi a salvare la situazione. Non pago, a ogni modo, Oscar Brazzi girerà di seguito Il sesso del diavolo (1971). 3/10.
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