Regia di Phillip Noyce vedi scheda film
Rutger Hauer interpreta una variante del classico samurai cieco e bontempone dei film giapponesi, riuscendo a essere credibile. Nulla d'eccezionale, la pellicola è e resta uno dei tanti prodotti di serie B interpretati negli anni'80 dell'attore olandese, però diverte.
Rutger Hauer interpreta il "solito" reduce dal Vietnam raddrizzatore di torti di tante pellicole action americane, qui reso cieco da una granata esplosagli in faccia, ma salvato in extremis e addestrano all'uso della katana e a sfruttare gli altri quattro sensi che gli sono rimati (un pò come il Daredevil dei fumetti Marvel, anche se lui usa dei bastoni e non una spada da samurai per combattere). Nulla d'eccezionale, la pellicola (che probabilmente cita il personaggio di Zatoichi, il samurai massaggiatore-giustiziere cieco, portato al cinema più volte in patria persino da Takeshi Kitano, in un film in costume del 2003) è e resta uno dei tanti film minori interpretati in quegli anni dell'attore olandese (che alternava cinema di qualità a film di serie B), però, sa intrattenere facendo arrivare lo spettatore fino alla fine. E' un telefilm caciarone, veloce e ricco di scene d'azione girate un pò a casaccio; roba che andava per la maggiore nelle tv americane verso la fine degli anni'80, con divertenti scene al casinò ed improbabili inseguimenti in auto dove l'eroe cieco s'improvvisa guidatore. Incredibile che, nelle nostre tv passi ancora oggi come pellicola da bollino rosso, cioè adulta; visto che non c'è nulla di veramente violento e di truce, secondo me (persino i combattimenti a fil di spada sono innocui), anzi, sterza facilmente sul sentimentale e sull'happy end telefonato. Meno male che non si prende mai sul serio.
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