Regia di Brigitte Roüan vedi scheda film
L'avvocatessa parigina Chantal Letellier (Bouquet) vive insieme ai due figli, è separata dal marito, è una fervida sostenitrice dei diritti civili degli immigrati e ha una tresca con un uomo di rara bruttezza. Per tenere l'amichetto alla larga, la donna decide di ristrutturare l'appartamento. Sicché assolda nugolo di operai sudamericani per ristrutturarle la casa. Gli uomini e l'architetto colombiano che li guida si mostrano degli incapaci, la casa cade a pezzi, gli oggetti infranti non si contano ma le convinzioni sociopolitiche della avvocatessa non si scalfiranno.
La prima scena, con la protagonista a danzare e cantare in aula davanti alla corte, fotografa il resto del film: un'improponibile accozzaglia di verbosità, ricerca posticcia di originalità tenuti insieme dal filo rosso di una presunta commedia multietnica. La recitazione è da dopolavoro ferroviario, i balletti sono incastonati a caso e a dir poco imbarazzanti, i personaggi sono tutti ugualmente caricaturali. Il cocktail "donna dietro la macchina da presa" e "film francese" stavolta è davvero micidiale.
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