Henry Chinaski vive a Los Angeles e cambia continuamente lavoro, perché dopo un po' inevitabilmente viene licenziato. Vorrebbe potersi dedicare solo a ciò che davvero lo interessa: le donne, l'alcol, le corse dei cavalli e soprattutto le storie che scrive...
Note
Da un romanzo del grande Charles Bukowski, un piccolo film a suo modo rabbioso. La rabbia che serve per restare attaccati alla vita, nonostante l'alcol ingurgitato a dismisura e le giornate che scorrono bruciando un impiego dopo l'altro. Che Chinaski sia interpretato da un ex ribelle può sembrare inopportuno: ma il decadimento di Dillon non è neanche troppo artefatto, e alla fine si applaude.
Da un bellissimo racconto di Charles Bukowski, il regista Bent Hamer gira un drammatico (lacrimevole nel finale) film dalle cupe e decadenti atmosfere (fateci caso: mai un raggio di Sole accarezza il protagonista). Ottima la colonna sonora, strepitoso il loser Matt Dillon.
una trasposizione abbastanza fedele dell'ipernichilista testo di Bukowsky. ben fatto,ben interpretato. la ruvidezza del libro però non ha trasposizioni cinematografiche
"Seppellitemi vicino all'ippodromo così che possa sentire l'ebbrezza sulla dirittura d'arrivo." … PS. Se vi piacciono i suoi libri … vi piacerà anche questo film PUNTO
Matt Dillon e Lili Taylor sono a dir poco perfetti. Ciondolanti anime che viaggiano per le strade buie di una realtà che sembra offrire solo alcool e malinconia.
Un piccolo, “grande” film denso di emozioni. Il regista norvegese Ben Hamer dopo l’interessante Kitchen Stories si conferma un ottimo “raccontatore per immagini” con questa esemplare trasposizione delle derive alcolico/letterarie, dei furori iconoclasti, delle asprezze e delle rabbiose impennate fra eccessi e intemperanze, del mondo (e della personalità da dropout) del grande Charles… leggi tutto
Non è tanto semplice fare un film dai testi del grande scrittore Charles Bukowski (1920-1994). Ci provò, anni fa, anche Marco Ferreri, con "Storie di ordinaria follia" (1981), con risultati non troppo apprezzabili. Non è semplice perché nei testi, sempre notevoli, spesso eccezionali, di Bukowski non succede granché, visto che generalmente si parla di colossali bevute e sbornie, giornate… leggi tutto
Non sempre le trasposizioni cinematografiche di opere letterarie riescono, il cinema è pieno zeppo di film inferiori ai romanzi originari e viceversa. Ciò dipende da tanti fattori: la materia dell’opera letteraria, la sua malleabilità cinematografica, ma soprattutto chi dirige il film. Nell’ipotesi in cui a portarla sul grande schermo è un autore ci si… leggi tutto
Lo scrittore Charles Bukowski torna al cinema grazie alla regia del norvegese Bert Hamer e alla faccia e ai modi di Matt Dillon. Quella di Dillon è l'ennesima - e forse la più riuscita - tra le incarnazioni cinematografiche dello scrittore americano, tra le quali non vanno dimenticate quelle di Ben Gazzara (Storie di ordinaria follia, 1981), Mickey Rourke (Barfly, 1987) e…
Non sembra davvero un film indipendente, lo stile è piuttosto tradizionale e i momenti interessanti non sono, tutto sommato, molti. Bravi i due interpreti principali, divertente in alcuni tratti, nulla di eccezionale. Da vedere in un momento di relax.
Boh non so, forse il film sarà pure fatto bene, ma non riesco proprio ad apprezzarlo, insomma o ti vedi il film o ti leggi Bukowski, perchè se prima lo leggi e poi guardi questo film, non ti trasmette nulla, niente, non quelle stesse emozioni che hai leggendo... Peccato...
Non sempre le trasposizioni cinematografiche di opere letterarie riescono, il cinema è pieno zeppo di film inferiori ai romanzi originari e viceversa. Ciò dipende da tanti fattori: la materia dell’opera letteraria, la sua malleabilità cinematografica, ma soprattutto chi dirige il film. Nell’ipotesi in cui a portarla sul grande schermo è un autore ci si…
Il pittore statunitense Edward Hopper è noto soprattutto per la sua attenzione verso la solitudine come condizione esistenziale dell'America contemporanea. Immagini urbane o contadine accomunate da una straniante…
Rammendi le ferite e ti ossigeni nell'asfalto, col sudore che ti percuote le ossa, un gatto che attraversa la strada e un rumore di sottofondo come qualcuno che bussa alla porta. Non ci sarà mai speranza per me…
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Commenti (18) vedi tutti
Da un bellissimo racconto di Charles Bukowski, il regista Bent Hamer gira un drammatico (lacrimevole nel finale) film dalle cupe e decadenti atmosfere (fateci caso: mai un raggio di Sole accarezza il protagonista). Ottima la colonna sonora, strepitoso il loser Matt Dillon.
commento di undyingNon male,si puo' vedere,dura il giusto per comprendere il disfacimento di un uomo...non un capolavoro...ma un buon film.Per me voto 7.
commento di ezioVoto 5. [08.01.2011]
commento di PPUna conferma alla regia dopo il delizioso Kitchen Stories. Meno originale del precedente ma sicuramente godibile.
commento di gianbersuna trasposizione abbastanza fedele dell'ipernichilista testo di Bukowsky. ben fatto,ben interpretato. la ruvidezza del libro però non ha trasposizioni cinematografiche
commento di antimesLa vita buttata di un giovane americano, tra alcool e donne, interpretata straordinariamente da un grande Matt Dillon.
commento di slim spaccabecco"Seppellitemi vicino all'ippodromo così che possa sentire l'ebbrezza sulla dirittura d'arrivo." … PS. Se vi piacciono i suoi libri … vi piacerà anche questo film PUNTO
commento di Chinasky6
commento di Max766
commento di arcarsenalQuesta roba puzza. Un film inutile e senza cuore. Continuano a masticare come cani castrati. Ma non basta.
commento di brandoVOTO : 6,5 Interessante film a tratti divertente, a tratti drammatico, ma sempre abbastanza convincente.
commento di supadanyQuesto film è come "La Corazzata Potemkin". UNA CAGATA PAZZESCA!!!!
commento di pistarino4/10
commento di alex77Pesantino e ripetitivo in alcuni punti, ma interessante e con interpretazioni maiuscole.
commento di EwanMatt Dillon e Lili Taylor sono a dir poco perfetti. Ciondolanti anime che viaggiano per le strade buie di una realtà che sembra offrire solo alcool e malinconia.
commento di principessasofiaSemplicemente splendido. Una bella lezione di cinema indipendente.da non perdere.
commento di nicaMolto bello.
commento di YAILEM