Regia di Eran Riklis vedi scheda film
Come accadeva nella migliore commedia all'italiana degli anni sessanta, una storia divertente serve a far capire le cose più serie… tutto questo è “La sposa siriana”, buona visione.
Miral (2010): Hiam Abbass, Willem Dafoe, Vanessa Redgrave
Il giardino di limoni (2008): Hiam Abbass, Ali Suliman
Il giardino di limoni (2008): Hiam Abbass
La sposa siriana Francia/Germania/Israele 2004 la trama: Mona sta lasciando il villaggio druso di Majdal Shams, sulle Alture del Golan (occupate dagli israeliani dal 1967), perché sta per sposarsi con Tallel, un popolare personaggio della televisione siriana,però quello che dovrebbe essere il giorno più bello della sua vita sarà anche il più brutto. La ragazza infatti, una volta superato il confine tra Israele e Siria non potrà più tornare indietro e quindi non vedrà più la sua amata famiglia. Uno spaccato sulla complessa vita delle donne in Medio Oriente, divise tra famiglia, tradizioni e confini, in continua lotta per imporre idee moderne e progressiste. Come Amal, la sorella di Mona, che vorrebbe liberarsi dalle catene che la tradizione le impone.La recensione: La sposa siriana (The Syrian Bride) è un film diretto da Eran Riklis. Sceneggiatura di Susha Arraf, Eran Riklis Prodotto da Bettina Brokemper, Antoine de Clermont-Tonnerre, Michael Eckelt, Johannes Rexin, Eran Riklis Distribuito in Italia da Mikado Fotografia di Micheal Wiesweg Montaggio di Tova Ascher Musiche di Cyric Morin Scenografia di Avi Fahima. “La sposa siriana” è un film lucente e bellissimo impreziosito da una fotografia superba, una musica che dà il tocco giusto alle molte scene importanti e significative di questo film ben diretto e sceneggiato da Eran Riklis, con tra i protagonisti una delle migliori attrici internazionali Hiam Abbass ammirevole soprattutto in questi due film: L'ospite inatteso (The Visitor) di Thomas McCarthy (2007) e Il giardino di limoni - Lemon Tree (Etz Limon)di Eran Riklis (2008), che invito caldamente a visionare sono pellicole imperdibili. Questo vivere sul confine, non solo geografico, ma emozionale. Un confine dove vengono cancellate le differenze sociali e le trappole emotive che scattano lungo tutto il corso del film, con dialoghi eccellenti e primi piani di una qualità estrema. “La sposa siriana” è successivo ad un documentario girato dalla stessa regista nel 1998 “Borders”, sul medesimo argomento, le famiglie siriane ed israeliane che vivono divise, che però si mescolano in una realtà non virtuale, ma effettiva e pratica. Non solo una triste messinscena, ma una toccante e profonda verità, un urlo nel silenzio dell’indifferenza e della malinconia. Guardate questo film, con animo leggero, ma con la mente aperta a capire e comprendere un mondo che non è il nostro, ma che ha il potere di insegnare a noi europei una sofferenza che non ci appartiene, ma che esiste nel mondo arabo da sempre, ancora oggi in modo crudele e drammatico. Interpreti e personaggi Hiam Abbass: Amal Makram Khoury: Hammed Clara Khoury: Mona Ashraf Barhom: Marwan Eyad Sheety: Hattem Evelyn Kaplun: Evelyna Julie-Anne Roth: Jeanne Adnan Tarabshi: Amin Alon Dahan: Arik
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