Mona sta per sposare Tallel, star della televisione siriana. Per lei è il giorno più brutto della sua vita perché una volta attraversato il confine tra Israele e Siria non potrà più far visita alla sua famiglia che vive nelle Alture del Golan, occupate dagli Israeliani dal 1967.
Note
Il matrimonio quando non lo si scompone in scene di un amore tradito, trascurato e finito rimane un ottimo dispositivo per commedie brillanti. La dimensione etnica è una variante, ormai usurata, del filone. L’addio è reso paradossale dall’ottusità e dalla rigidità insensata dei due fronti, dagli stupidi balletti di timbri e permessi. L’umorismo non cancella le sofferenze e le contraddizioni del potere dei confini.
Erano Riklis è bravo a trattare in maniera leggera tematiche serie perché legate alla complessa situazione geopolitica del medioriente. In "La sposa siriana", l'ironia e il dramma inscenano il loro balletto in agrodolce lungo una linea di confine che tiene separate le persone ben oltre la loro volontà di rimanerci. Occorre ascoltare i contrasti.
VOTO : 6,5 Un film che si lascia guardare, portando agli occhi dello spettatore delle realtà che si devono sapere ma che troppo spesso si ignorano. Bello perchè è girato con leggerenza e sobrietà.
Che bello questo film. E' una di quelle opere profondamente umane, che sanno destreggiarsi tra temi e realtà scottanti e delicate senza scivolare in burroni ideologici o prendere una parte dove c'è ben poco da prendere. Il Medio Oriente è un crogiolo di tensioni di ogni tipo, rancori, rivendicazioni, guerre, vecchie ruggini, desideri di vendetta, ingiustizie, che formano una polveriera sempre… leggi tutto
In La sposa siriana si respira aria di cinema povero e vero, seppure professionale (Riklis non è certo l'ultimo arrivato) e per niente abborracciato. Il regista ha fatto tesoro di certo cinema iraniano recente, a dimostrazione che, al di là degli assurdi estremismi e dei proclami di leader politici balordi, il cinema e probabilmente i popoli di quell'area sono meno lontani di…
Che bello questo film. E' una di quelle opere profondamente umane, che sanno destreggiarsi tra temi e realtà scottanti e delicate senza scivolare in burroni ideologici o prendere una parte dove c'è ben poco da prendere. Il Medio Oriente è un crogiolo di tensioni di ogni tipo, rancori, rivendicazioni, guerre, vecchie ruggini, desideri di vendetta, ingiustizie, che formano una polveriera sempre…
Vivere in una terra di nessuno (Golan, territorio Siriano all'interno di Israele) e "dover" amare qualcuno al di là delle barriere. Uno spaccato sociale crudo, divertente ma anche istruttivo. Girato con brio e laddove necessario anche crudezza.
Su richiesta dell'utente Cantautoredelnulla, volentieri lanciamo questa taglist sulla celebrazione del matrimonio e sulle feste di nozze. Ovviamente il tema si spiega da sé: quello che sancisce l'unione tra due…
Opinione scritta il 20/05/2007 con vecchio nickname. In questo film ci si aspetta sempre che accada qualcosa, che la situazione degeneri, ed invece le cose vanno avanti, non tranquillamente, ma vanno. Mostra bene l'atmosfera, l'aria che si respira da quelle parti.
Vite apparentemente normali, persone ordinarie, tutto scorre all'insegna della tranquillità. Ma la macchina da presa indaga, la storia fa il suo corso e appaiono le prime ombre: è il passato che chiama. Scomode…
Molto più convincentente questa pellicola di Eran Riklis rispetto a quella fruibile nelle nostre sale cinematrografiche in questi giorni (“Lemon Tree – Il Giardino di Limoni”, sempre con la splendida Hiam Abbass come protagonista). Con “The Syryan Bride” abbiamo un bel film. Corale: una numerosa famiglia, il padre nazionalista siriano guardato a vista dagli israeliani e al tempo…
Rivisto per la seconda volta, ho riapprezzato quest'opera in cui il giorno che dovrebbe essere uno dei più belli della vita, è carico di tristezza e frustrazione a causa della situazione socio-politica mediorientale. Ottime interpretazioni, ottima musica, davvero buono l'intreccio e la regia. Che dire ancora? Che lo rivedrò sicuramente e che lo consiglio vivamente.
Buona visione!
All'inizio sembra la solita storia del solito matrimonio tra partners di diversa nazionalita'ma la cosa che non capivo era tutta quella tristezza dipinta negli occhi di tutti ,sposa in primis.Poi la mazzata:biglietto di sola andata con tutto quel substrato di litigi e rapporti difficili tra i vari componenti della famiglia...Inaspettatamente quando c'è solo il matrimonio da celebrare e la sposa…
Ottimo,bellissimo,commovente,un racconto corale raffinato perfettamente documentato;in questo film stupendo Riklis ci aiuta a scoprire un mondo a noi estraneo che a volte ci riesce difficile comprendere,la soria tormentata di questa gente di questi popoli a noi sconosciuti che soffrono da sempre per una pace che non arriva mai
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Commenti (2) vedi tutti
Erano Riklis è bravo a trattare in maniera leggera tematiche serie perché legate alla complessa situazione geopolitica del medioriente. In "La sposa siriana", l'ironia e il dramma inscenano il loro balletto in agrodolce lungo una linea di confine che tiene separate le persone ben oltre la loro volontà di rimanerci. Occorre ascoltare i contrasti.
commento di Peppe ComuneVOTO : 6,5 Un film che si lascia guardare, portando agli occhi dello spettatore delle realtà che si devono sapere ma che troppo spesso si ignorano. Bello perchè è girato con leggerenza e sobrietà.
commento di supadany