Regia di Sergio Citti vedi scheda film
Caro Citti, non mi puoi venire a dire che, visto che le donne sono una peggio dell'altra, è meglio coccolarsi tra uomini. E poi secondo me questa non è affatto amicizia virile (come quella bellissima dei film di Hawks, Melville, Becker...) ma un qualcosa di sbrodolato con l'omosessualità. Paura della donna, indifferenza verso di essa, stiamo tanto bene tra uomini, ci teniamo la mano, e quindi... e quindi.... fate un po' voi. Io che sono un fan del “Minestrone” e apprezzo altri film di Citti, devo dire che qui abbonda il cattivo gusto (almeno per me, ma non so cosa direbbe un omosessuale), e specie lo spogliarello finale tocca i livelli più bassi del kitsch. Peccato, proprio peccato, perché il regista dà un'altra prova della sua già nota fantasia e originalità. Ma capite che vedere un primo piano dei glutei del pur bravo Amendola che si stringono è veramente troppo. Ancora una cosa: la scena della carbonara che cade a terra sul più bello che si sta per mangiare mi ricorda molto il bellissimo “Minestrone”.
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