Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
E va bene...Io conosco una ragazza, ok? Stasera, in un bar, che mi dà il suo telefono. Quando arrivo a casa, prendo e la chiamo. Mi chiede di andarla a trovare, perciò prendo un taxi per andarci e mi volano tutti i soldi dal finestrino. Sto un po' con questa ragazza e capisco che in fondo non andiamo molto d'accordo, anzi, non funziona proprio e me ne vado. Vado a prendere la metropolitana ma hanno aumentato il biglietto. [...] Così sono senza soldi per tornare a casa, fino a che incontro un barista, un tipo davvero gentile, che vuole prestarmi i soldi, insomma, vorrebbe, ma..."
E questo è solo l'inizio di quanto accaduto in una notte a Paul Hackett, giovane programmatore di computer, single, adescato da una ragazza un po' fuori di testa che, dandogli buca ad un appuntamento, scatena l'innesco per provocare a Paul una nottata infernale, in cui ha modo di incontrare anche un'artista di statue in cartapesta, il suo ragazzo energumeno Horst, un'isterica cameriera quarantenne, un barista, una coppia gay, un gruppo di pazzoidi in discoteca, una guidatrice di camioncini di gelati, due ladri ispanici ed altro ancora.
I fatti e i personaggi si susseguono in modo sempre più grottesco, finché gli abitanti di un quartiere di New York si convincono che il nottambulo Paul Hackett possa essere il responsabile dei numerosi furti nella zona, facendo sì che la sua divenga al contempo una fuga e un disperato tentativo di tornare a casa, in una nottata in cui avrebbe fatto meglio a non uscire per niente...
La mano di Martin Scorsese si vede, il ritmo va in crescendo, il protagonista è impersonato da Griffin Dunne, già visto in Un lupo mannaro americano a Londra e rivelatosi convincente, il finale è il perfetto apice del grottesco che attraversa tutto Fuori orario. La rappresentazione di una notte all'insegna dell'esaltazione del paradossale.
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