Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Paul Hackett, giovane informatico di New York, ha occasione, in un bar, di far la conoscenza di Marcy. La donna lo invita a raggiungerlo, in tarda serata, presso l'appartamento dell'amica Kiki, nel quale alloggia. Paul, convinto di poter passare una nottata piacevole, prende il taxi e si dirige verso il luogo dell'appuntamento; il conducente guida ad altissima velocità e ciò causa lo smarrimento della sua unica banconota. E' la prima delle disavventura che l'uomo vive durante una lunga notte di follìe ed assurdità. Martin Scorsese dirige un film grottesco il quale racconta lo straniamento della società contemporanea. E' ambientato nel corso di un'unica parte della giornata, la notte, "fuori orario". Fuori orario di lavoro, fuori orario di scuola, fuori orario di cura della famiglia e della casa, fuori orario delle attività ordinarie, d'interesse delle "persone normali". Durante la notte può accadere di tutto. Sentimenti ed istinti in libertà, tensioni all'irrazionalità precipitano il protagonista in una spirale di eventi che, ai nostri occhi, abituati a vedere il mondo "di giorno", paiono uno più assurdo dell'altro. Ma valutiamo gli stessi considerandoli uno ad uno, e non concatenati tra loro. Cos'abbiamo, di così strano ? Persone sole, insoddisfatte, in cerca di compagnia. Persone confuse, deluse, tanto da non voler più vivere. Persone rancorose, in grado di catalizzare la rabbia altrui. Persone capaci di slanci di generosità. Persone estremamente sospettose. Persone zelanti, anzi zeloti. Nulla di più umano di tutto ciò; è il protagonista, evidentemente non avvezzo alla "notte", nel suo valore simbolico di contesto in grado di portare a nudo l'essenza contingente dell'individuo, ad opporre resistenza, cercando in ogni modo di sfuggirle. E non riuscirà; solo l'arrivo della mattina pone fine alle tribolazioni di Paul, il quale può tornare alla sua quotidianità, composta da lavoro, carriera ... razionalità e solitudine. Hackett, volto da bravo ragazzo, la cui sicurezza è destinata ad essere demolita durante il racconto, è interpretato da Griffin Dunne. Rosanna Arquette è la caotica Marcy, bella e confusa; la sua istintiva reazione all'atteggiamento improvvisamente scontroso di Paul attesta la sua fragilità. Linda Fiorentino interpreta la disillusa artista Kiki Bridges. Notevole la messa in scena; tutto, in questo racconto, è simbolo. L'occupazione di Paul, praticata con entusiasmo, è simbolo di estrema razionalità. L'informatica degli anni '80 è un'onesta garante del miglioramento delle condizioni delle persone; le incognite connesse all'odierna "deriva tecnologica sono ancora di là da venire. Scende la sera, la ragione allenta la presa, l'istinto gode di maggior libertà. Paul di lì a poco si trova proiettato - di fatto, a causa dello stile di guida del "nocchiero" di turno - in un altro mondo; privo del suo pugno di dollari, il "prezzo della libertà". Bar notturni, porti-rifugio nel mare in tempesta, l'oscurità che avvolge vie e vicoli di un quartiere di New York. I due loschi personaggi in giro con un furgonaccio scalcinato, un po' ladri un po' commercianti, predatori in un mondo folle. Concludere l'avventura chiuso all'interno di un involucro, come un'anima prigioniera del simulacro costituito dal corpo. L'ambientazione è esclusivamente urbana. Prevalgono, giocoforza, colori scuri. Azzeccate le scelte circa la colonna sonora, la quale conferisce alla narrazione una sorta di astrazione, esaltando i simbolismi. La contrada nella quale si trova intrappolato il protagonista sembra appartenere ad una dimensione onirica; un lungo, tormentato sogno, che inizia salendo a bordo di un taxi e si conclude quando è già mattina. Ed è tornato l'orario della "normalità". Martin Scorsese offre una intensa rappresentazione del contrasto tra ragione e sentimento, raccontata secondo i canoni della commedia grottesca; da vedere ... e rivedere, al fine di apprezzare ogni riferimento simbolico.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta