Regia di Alfonso Brescia vedi scheda film
Alfonso Brescia, il futuro regista di Zappatore, Il mammasantissima e tanti altri melodrammi con protagonista Mario Merola, tenta qui la carta della commedia erotica con punta di critica di costume: la morale sarebbe che la gelosia fa più danni di quanti possa crearne la sua totale mancanza. Brescia è regista dozzinale dalla media realizzativa impressionante - 2 o 3 film all'anno sono per lui una passeggiata -; si intuisce in breve che la qualità ne risente e che il budget di tali lavori è obbligatoriamente risicato. La star di L'adolescente è, figuriamoci, Tuccio Musumeci (attore principalmente teatrale, utilizzato al cinema poco e sempre come caratterista), mentre nel ben assortito reparto femminile il nome che spicca è quello - anche qui ben poca cosa - di Dagmar Lassander, mentre la parte dell'adolescente del titolo è affidata alla totalmente sconosciuta Sonia Viviani. Insomma, per trovare un paio di nomi un minimo noti occorre andare a cercare fra le particine di contorno, che contano la presenza fra gli altri di Aldo Giuffrè e di Giacomo Furia. Sceneggiatura del regista e di Aldo Crudo, con pretese evidentemente eccessive rispetto ai mezzi a disposizione. Frequenti inoltre i nudi e, come usava in quegli anni, spesso gratuiti, con un morboso soffermarsi della camera su particolari anatomici femminili non strettamente necessari. 2,5/10.
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