Regia di Zach Braff vedi scheda film
Filmetto come tanti che non offre particolari appigli per una critica positiva. Ha il pregio di avere dei dialoghi comunque particolari che tentano di sfuggire alla banalità pur cadendoci pesantemente in parecchi frangenti (vedi addio nel finale e dialogo col padre). I personaggi in compenso sono discretamente caratterizzati e molte scene sono singolari ed interessanti (vedi il guardiano dell'abisso) ma di contro Braff paga la sua inesperienza con una regia sciatta e poco convincente ed una scelta non vincente di mettere se stesso come protagonista. E' bruttarello, non ha il fascino che potrebbe aiutare e nemmeno capacità recitative di livello rilevante ma è affiancato da buoni comprimari che se non altro non peggiorano la situazione. Nel complesso credo sia giusto dargli una sufficienza perché ha connotati originali pur se sono innestati in un contesto ampiamente inflazionato.
Bella, inizia con New Slang degli Shins ed a me sarebbe bastato questo.
Il protagonista.
Esordio non convincente ma qualcosa da prendere c'è e può lavorare su questo.
Bruttino, senza mento e carisma. Mi spiace ammetterlo da stra-amante del dottor Dorian di Scrubs.
E' Ian Holm. Non ha un ruolo fondamentale ma incide nelle poche scene in cui compare.
Molto bravo, un decisivo e positivo apporto il suo.
Deliziosa ed indiscutibilmente brava.
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