Regia di Kim Ki-duk vedi scheda film
Un film importante realizzato da Kim Ki Duk. La prostutuzione, la perdita dell'innocenza, il dolore e la rabbia di un padre. Un film molto doloroso, fatto benissimo e da vedere assolutamente.
Allora, è chiaro che quando si parla di Kim Ki Duk si parla di cinema d'autore, di cinema impegnato.
Ho visto i film di Duk, molti mi sono piaciuti moltissimo, altri meno.
Questo "La Samaritana" è uno di quei film che mi è piaciuto molto.
Duk affronta con questo film essenzialmente due temi, la prostituzione vista come perdita dell'innocenza e il dolore che si prova nello scoprire appunto che chi hai di più caro (in questo caso una figlia) perde nel modo più squallido questa innocenza.
Ci ritroviamo a piangere insieme ad un padre-detective che per caso scopre che la figlia si prostituisce come faceva la sua migliore amica morta da poco.
Da lì in poi per il povere padre sarà l'inizio di un incubo che culminerà addirittura con un omicidio brutale.
E' un film dove Duk fa letteralmente esplodere tutta la rabbia e il dolore che può installarsi dentro l'animo umano, la sensazione di arrivare ad un finale tragico l'avvertiamo immediatamente, sin dai primi minuti della pellicola.
Kim Ki Duk gira sempre con il suo solito stile, a me piace definirlo uno stile più artistico che tecnico, infatti le scelte registiche di Duk mi fanno pensare più alla rappresentazione di una sorta di "quadro in movimento" che ad uno studio di seuqnze girate con tecnica e con movimenti di macchina che devono essere ben studiati per poterli realizzare.
L'opera di Kim Ki Duk è un'opera che va approfondita, non è mai leggera, non è mai scontata...riflette su tantissimi aspetti e ogni suo film prende a cuore una causa, analizza e sviluppa un tema e lo fa in maniera perfetta.
Un film questo "La Samaritana" che non ha ottenuto successo alla sua uscita, ma comunque si è aggiudicato un'Orso d'Oro e i consensi di tutta la critica.
D'altra parte spesso pubblico e critica non vanno d'accordo, e se è per questo anche io da spettatore spesso e volentieri non vado d'accordo con i critici, ma questa volta mi tocca dirlo...sono pienamente d'accordo con i critici che definiscono questo film un film riuscitissimo e importante, da collacarsi nelle opere di maggior rilievo nella filmografia di Kim Ki Duk.
Un film che non vi farà divertire, un film che non punta ad intrattenere ma punta a raccontare una storia che poi potrebbe essere tranquillamente uno spaccato di vita reale, uno spaccato di vita reale che non necessariamente coinvolge solo l'Oriente.
Un film pesnate, drammatico ma che merita di essere visto assolutamente.
ClintZone
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