Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Primo capitolo della trilogia sull'Uomo Pipistrello firmata da Christopher Nolan. A questo seguono Il Cavaliere Oscuro (2008) e Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno (2012).
L'operazione in sé è alquanto coraggiosa. Un nuovo inizio era necessario, che fosse quanto più possibile capace di una propria originalità e distinzione, rispetto agli adattamenti del personaggio che si erano succeduti sul grande schermo negli anni antecedenti. Secondo il mio modesto parere, si può dire riuscito su tutti i fronti.
Vincente è la scelta di focalizzarsi, per la prima volta in assoluto in maniera così approfondita, sulle motivazioni e sul percorso mentale, interiore, ma anche pesantemente fisico, che hanno condotto Bruce Wayne (Christian Bale) a divenire il Cavaliere Oscuro. E concordo sul fatto che l'attore si dimostra abile e credibile nel caratterizzarli entrambi, il miliardario e l'eroe, la luce e l'ombra, l'uomo e la leggenda. Questa essenziale riformulazione occuperà i primi cinquanta minuti. Con al centro un addestramento di buona fattura, gestito da un mentore fuori dall'ordinario, ossia il carismatico Henri Ducard (Liam Neeson). Belle e suggestive, poi, sono le sequenze dei pipistrelli.
Terminata la narrazione delle origini, ci si dedicherà a un intermezzo, dove gli antagonisti saranno il mafioso Carmine Falcone (Tom Wilkinson) e il folle Dott. Jonathan Crane (Cillian Murphy). Ma il vero avversario che Batman dovrà affrontare sarà la paura stessa. Supportato dall'incorruttibile poliziotto James Gordon (Gary Oldman), dal fedele maggiordomo Alfred Pennyworth (Michael Caine) e dall'ingegnoso armaiolo Lucius Fox (Morgan Freeman). Questi ultimi due sono anche i personaggi maggiormente incaricati di sdrammatizzare il tutto, al fine di renderlo più leggero e sopportabile, alternando i grandi momenti delle importanti tematiche, delle imprese eroiche e delle riflessioni filosofiche con alcune scene più simpatiche, dalle divertenti e folgoranti battute. Da ultimo, non mancherà un sorprendente colpo di scena, che condurrà inevitabilmente verso un feroce e corposo scontro finale, ricco di effetti speciali.
La sceneggiatura è coerente e mai banale. Il ritmo è altalenante, ma pure nei momenti più compassati i protagonisti sapranno motivare l'interesse. Ottimi i costumi e l'ambientazione, capaci di ricreare le giuste atmosfere. Oculate sono le inquadrature, per nulla caotiche nemmeno nell'azione più concitata, capaci di risaltare i dettagli. Riguardo alla colonna sonora, basterà dire che è affidata ad Hans Zimmer e James Newton Howard, due nomi per una garanzia di alta qualità.
Lo promuovo allora a pieni voti. Chi lo denigra, invece, dovrebbe sempre tenere presente che fu Batman Begins a costruire le solide fondamenta che permisero la realizzazione e il successo del suo (pluri)acclamato seguito, Il Cavaliere Oscuro, così come del capitolo conclusivo della trilogia, Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno. Non mi sono mai trovato d'accordo con quanti screditano questo, per poi lodare gli altri. E ne raccomando la visione rispettando l'ordine cronologico, dato che espongono eventi fra loro concatenati e conseguenti.
Dopo l'assassinio dei suoi genitori, di cui ha ereditato i beni, Bruce Wayne è divorato dai sensi di colpa e dal desiderio di vendetta. Abbandona la sua città e viaggia per il mondo alla ricerca del modo di debellare il male. Ma rischia di diventare strumento di una misteriosa setta che, per raggiungere i suoi obiettivi, è disposta a tutto. Tornato a Gotham City, la trova in preda al caos e alla delinquenza. La sua stessa società, la Wayne Enterprise, è in mano a un uomo che pensa solo al potere e a moltiplicare i guadagni. Grazie all'appoggio di un pugno di onesti che gli sono amici e alleati, si trasforma in Batman, il giustiziere mascherato, che riporterà ordine e giustizia in città.
Due talenti al prezzo di uno. Queste imponenti e suggestive musiche, infatti, nascono dal prezioso incontro di due comprovati talenti, Hans Zimmer e James Newton Howard. La loro collaborazione ci regala un insieme di sonorità che ben amalgamano le due diverse anime cui i compositori si sono dedicati: il primo all'azione, il secondo al dramma.
Niente, perché mi ha compiaciuto.
Ha resuscitato un personaggio dato per morto, senza per questo rinunciare al suo caratteristico stile e talento.
Incarna in maniera estremamente convincente e credibile sia Bruce Wayne sia Batman. Per me è promosso.
Si è talmente immedesimato in Alfred Pennyworth da risultarmi impossibile immaginarvi un volto diverso.
Saggia la scelta di affidargli Henri Ducard. Un'interpretazione magnetica. Ottima prova.
Si distingue nel ruolo del glaciale Dott. Jonathan Crane.
Sornione e simpatico, il suo Lucius Fox non può non piacere. Bravo.
L'onesto Serg. James Gordon, dal volto umano.
Breve apparizione, ma di forte impatto, come Ra's al Ghul.
Non mi è dispiaciuta questa Rachel Dawes, anche se non è memorabile.
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