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Batman Begins

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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La recensione su Batman Begins

di scapigliato
8 stelle

Si scrive Gotham City, ma si legge New York, o per esteso Mondo Intero. Con un incipit atipico per il genere trattato, reso con le atmosfere conclusive di un drammone di formazione, il "Batman" della nuova generazione (che conosce e continua ad ammirare i primi due di Tim Burton), inizia a passi felpati e ti fa entrare poco a poco nel suo mondo. Inizia a farti assaggiare la sua estetica, il suo montaggio ellittico (i combattimenti e gli spostamenti dell'uomo pippistrello sono mutilati di alcuni passaggi per rendere l'imprendibilità del personaggio), e i suoi caratteri scuri e a tratti fatalisti. Ci troviamo così a Gotham City come se ci fossimo arrivati da soli, con le nostre gambe. Poi, con il primo attacco di Batman che è già una sequenza antologica sia per la serie che per il cinema tutto, ci troviamo catapultati nel fumetto, inteso come insieme di caratteri riconoscibili. Sebbene questi siano però criptati dal realismo delle scene, delle storie e dei suoi personaggi, poco fantastici, ma molto terra a terra. L'impressione è di trovarci sì sotto casa, ma in un'epoca o dimensione che non vorremmo mai che arrivasse. Non è proprio slegato dall'estetica del fumetto il "Batman Begins" di Christopher Nolan, è più che altro un film realistico che nelle sue pieghe riserva scorci di stilizzazione tipiche del mondo delle nuvole parlanti.
Ma pregio insindacabile del film è il cast stellare. Infatti, ognuno dei grandi volti qui riuniti è in forma smagliante. Nessuno pesta i piedi all'altro, tutti rispettano il loro ruolo e la propria funzione, e il risultato è uno spettacolo di caratteri mai visto così riuscito. Di solito avere grandi nomi in un unico film non è proprio un affarone, Nolan invece ha saputo dirigere attori "impegnati" in un tipico film da cassetta, che nelle sue mani diventa una vera bomba. Solo una mano d'autore poteva portare un Mito dell'immaginario mondiale (e del guadagno al botteghino) tra le pieghe di una spietata e mai conciliante riflessione sulle paure post-11 settembre. Da notare che l'unico personaggio a morire è Ras-Al-Ghun (se è morto...).
Su tutti: Cillian Murphy. Ripeto, è una delle cose più belle che siano successe al cinema in questi ultimi anni.

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