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My Summer of Love

Regia di Pawel Pawlikowski vedi scheda film

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La recensione su My Summer of Love

di Kurtisonic
6 stelle

Sarà proprio l’estate la stagione dell’amore? Cosa resta quando svanisce quell’abbagliante attrazione che la luce calda del sole usa per accecare il cuore e ingannare la mente? Una possibile storia di amicizia che si trasforma in amore fra due giovani ragazze, la diseredata Mona e l’annoiata Tasmin, è il filo conduttore di My summer of love, ma se è rilevante il crescendo che produce l’intensità fisica dell’amore, lo è altrettanto la ricerca della sua forma più spirituale. E questa è nascosta in stagioni diverse della vita, senza tempo, senza misure, se ne costruisce il bisogno e la presenza. Benchè la vicenda non brilli per originalità, il regista polacco Pawlikowski con una buona dose di minimalismo scenico descrive la vacuità ambientale e relazionale che circonda le due ragazze facilitandone così l’incontro. Mona, che ricorda vagamente Sissy Spacek in versione “La rabbia giovane” cioè sorretta dalla stessa curiosità ingenua dell’eroina di Malick, trova nel mistero di Tasmin la ragione dell’amore, quest’ultima invece, che è modellata visivamente su di una precoce dark lady è già proiettata oltre la stagione delle illusioni, ma anche se insincera e perfida è più sola e disperata dell’altra. Il fratello di Mona, ex delinquente e alcolista redento, trova nella religione la sua forza di riscatto ma è destinato a confrontarsi con la realtà. Ne scaturiscono tre belle caratterizzazioni, la regia dirige senza traumatizzare e senza trascurare i loro scartamenti emotivi, una rete di sentimenti contrastanti li legherà in una stretta relazione fra di loro. Le riprese esterne circoscrivono alla perfezione lo stato interiore delle protagoniste, poco si vede dell’ambiente sociale, le ragazze si muovono in frammenti naturali, fra boschi, prati verdeggianti e acque limpide, facili sinonimi di gioventù e di docili fantasie, ma il tempo cambia in fretta, senza aspettare che le stagioni finiscano. Delicato, ma con un buon piglio realistico il film, alternando buoni momenti a sequenze un pò confezionate, sembra che cerchi di parlare sulle molteplici sfumature del rapporto amoroso, sul suo indispensabile bisogno di verità, ma anche soprattutto sulla perdita della giovinezza e del suo potere immaginario.

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