Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film
VOTO : 6/7
Pellicola british che ricorda lo stile dei più riusciti film di Guy Ritchie, senza comunque eguagliarli a livello di divertimento ed anche stile (ma “Lock and stock” e “Th snatch” li considero molto belli).
Storia di droga (ed il tentativo impraticabile del protagonista di uscire dal giro) condita da violenza (non troppa, ma un paio di scene sono decisamente pulp, vedi per esempio quella riuscitissima, la migliore del film, all’interno della tavola calda con “Ordinary world” dei Duran Duran ad evidenziare il tutto), ritmo che non conosce momenti di stanca, ma non è neanche ossessivo (equilibrio piuttosto azzeccato), ed un cast decisamente all’altezza (gente come Michael Gambon e Colm Meany sono un plusvalore degno di nota) che funziona a pieno ritmo.
Manca forse un po’ di fantasia (tutto sommato non è una novità la drug story raccontata), ed il finale è un po’ troppo fulminante (senza fulminare del tutto), ma a parte questo la pellicola funziona egregiamente.
Infatti diverte ed intrattiene, questo grazie ad una certa brillantezza di fondo, forse anche un po’ di furbizia ma tecnicamente confezionata con gusto.
Complessivamente promosso anche se la prima visione mi aveva coinvolto molto di più.
VOTO : 6,5
Presenza costante e gustosa, uno di quegli attori che sa il fatto suo.
VOTO : 7
Una bella sorpresa.
Deciso, brillante, affascinante, molto sicuro di se.
VOTO : 6/7.
Gli manca il colpo ad effetto, ma è bravo nel tenere un ritmo convincente ed a confezionare uno spettacolo complessivamente riuscito.
VOTO : 6,5.
Non ha tanto spazio, ma quando è in scena lascia il segno.
VOTO : 6.
Nel ruolo di una vera e propria schizzata fa il suo.
VOTO : 6++.
Soprammobile che ci sta benone.
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