Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Dura la vita del critico, quando si deve riabilitare il cinema di Lucio Fulci basandosi su film come questo. Fra l'altro nell'81 il maestro del film di genere nostrano girò tre film: oltre al "Gatto nero", "E tu vivrai nel terrore - L'aldilà" e "Quella villa accanto al cimitero". Questo è un pastrocchiaccio ispirato malamente al Gatto nero di Poe, di cui mantiene soltanto un paio di aspetti della trama, trasfondendoli in qualche episodio al limite del ridicolo, con effetti speciali che oggi fanno quasi tenerezza. Patetica la scena della morte dell'ubriacone, il quale anziché dare al gattaccio un ben assestato calcione, si inerpica per un'impalcatura dalla quale inevitabilmente cade. Peccato, perché qui Fulci gode di un cast notevole, con il kubrickiano Magee, costretto a sgranare lo sguardo come il prof. Alexander di "Arancia Meccanica", e Mimsy Farmer, antipatichetta ma bravina come al solito. Anche la fotografia di Sergio Salvati è davvero buona e rende bene l'atmosfera brumosa del villaggio inglese. Una buona sceneggiatura avrebbe giovato.
Molto più bravo il gatto nero di lei.
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